L'obiettivo consiste nel rilasciare una virtual machine in grado di interpretare le applicazioni scritte in Dart, linguaggio di programmazione inventato da Google qualche mese fa. Il fatto che ci sia, come in Java, una VM a fare il lavoro sporco, apre sicuramente interessanti scenari, tra cui la possibilità di "portare" le applicazioni realizzate per Dart for Android anche su altri sistemi operativi, a patto che giri una virtual machine all'interno del browser principale.
Il progetto , attualmente in fase prototipale, è denominato google sky. Nel video qui sopra un concept per mostrare al pubblico l'idea alla base del progetto. La parola d'ordine è sbarazzarsi di Java (troppo lento) e usare una VM più leggera e che, ad oggi, promette molto. Si parla di 120Hz per le applicazioni scritte in Dart, contro gli attuali 60Hz delle applicazioni odierne. Quindi, un occhio di riguardo per le performance elevate.
fonte: google